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Tentata violenza sessuale su un autobus tra Siena e Rosia: 50enne a giudizio

Siena (giovedì, 22 maggio 2025) – Un viaggio in autobus come tanti si è trasformato in un episodio inquietante per una giovane donna, che ha denunciato molestie sessuali da parte di un uomo più anziano e a lei ben noto. I fatti risalgono a marzo 2024 e si sono verificati a bordo di una corsa pubblica tra Siena e Rosia, frazione del comune di Sovicille. L’uomo, 50 anni, è ora accusato di tentata violenza sessuale e la procura della Repubblica ha chiesto il suo rinvio a giudizio.

di Roberto Meloni

L’udienza preliminare si è tenuta ieri davanti al giudice Andrea Grandinetti, ma il procedimento è stato aggiornato a settembre, data in cui l’imputato – difeso dall’avvocato Vincenzo Di Benedetto – potrà decidere se scegliere un rito alternativo. La ragazza, ventenne, non si è costituita parte civile e non era presente in aula, sebbene la denuncia sia stata formalmente depositata presso l’Arma dei carabinieri.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 50enne – con il quale la giovane aveva un rapporto di conoscenza tale da sentirsi sicura in sua presenza – avrebbe approfittato della situazione per mettere in atto un comportamento gravemente inappropriato. Le avrebbe appoggiato una mano sulla gamba e poi tentato di baciarla, un gesto che ha lasciato la ragazza sconcertata e turbata, non aspettandosi simili attenzioni da una persona che considerava di fiducia.

Determinanti per le indagini sono stati i filmati delle telecamere di sicurezza presenti sul mezzo di trasporto pubblico. Le immagini avrebbero ripreso chiaramente la scena dell’approccio, consentendo agli investigatori di raccogliere un elemento probatorio oggettivo. La presenza delle videocamere a bordo, installate anche a tutela degli autisti, ha giocato un ruolo cruciale nel supportare la versione fornita dalla giovane.

Il reato contestato è quello di tentata violenza sessuale, un’accusa grave che rientra nelle disposizioni del cosiddetto “Codice Rosso”, normativa che rafforza la tutela delle vittime di abusi e reati a sfondo sessuale, imponendo alle autorità tempi rapidi e interventi prioritari.

Il caso ha suscitato sconcerto nella comunità locale, poiché ancora una volta vede protagonista una giovane donna coinvolta in un contesto di violenza o prevaricazione, per giunta in un luogo pubblico e da parte di una persona conosciuta. Un episodio che riaccende il dibattito sulla sicurezza nei mezzi pubblici e sull’urgenza di sensibilizzare anche sui reati meno eclatanti ma altrettanto lesivi, come quelli che rientrano nella sfera delle molestie.

Con l’udienza rinviata a settembre, resta in attesa la decisione sull’eventuale apertura del processo con rito ordinario o alternativo. La vicenda continua a essere monitorata da vicino, anche per il valore simbolico che rappresenta: un altro episodio in cui la fiducia viene tradita in un contesto quotidiano, a dimostrazione di quanto la prevenzione e la tutela debbano rimanere centrali nella società.

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Last modified: Maggio 22, 2025
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