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Siena investe nelle periferie: tre milioni per San Miniato, Taverne e mobilità sostenibile

Siena (giovedì, 5 giugno 2025) — Un investimento di tre milioni di euro per restituire qualità e connessione alle periferie di Siena. È quanto previsto dal progetto “Cohesion. Connessioni e infrastrutture sociali tra le periferie di Siena”, che il Comune ha rilanciato grazie al recupero di risorse attraverso il “Bando periferie” della Presidenza del Consiglio dei ministri, ottenendo anche una proroga per la rendicontazione degli interventi fino al 31 dicembre 2026.

Di Roberto Meloni

A confermare il buon esito della richiesta è stato il vicesindaco Michele Capitani: “Una risposta in tempi rapidi che ci permette di sbloccare risorse fondamentali. Le difficoltà degli ultimi anni, tra pandemia e rimodulazione dei fondi, avevano rallentato l’attuazione del programma. Adesso possiamo ripartire con decisione”.

Il progetto prevede una serie di interventi mirati: la rifunzionalizzazione degli impianti sportivi di Taverne d’Arbia e la creazione di percorsi ciclopedonali per il collegamento delle aree; il completamento del programma di edilizia sperimentale “Contratti di Quartiere” a San Miniato; la sostituzione del tetto del magazzino comunale in via Nino Bixio; la realizzazione di orti urbani; il potenziamento della rete wireless nella zona est e, non ultimo, la redazione di un piano urbano per la mobilità sostenibile.

A sottolineare l’importanza del progetto è intervenuto anche il deputato Francesco Michelotti: “È l’ennesima dimostrazione concreta dell’attenzione del governo verso il nostro territorio, resa possibile da un filo diretto con il sindaco di Siena”.

Gli interventi, ha spiegato ancora Capitani, sono stati selezionati per la loro coerenza strategica: “Agiscono in particolare sulla gronda est della città, dove la frammentazione urbana e la carenza di servizi richiedono un impegno forte per il miglioramento della qualità della vita”.

Alcuni lavori, già inseriti in programmi più ampi grazie ai fondi PNRR, sono in fase avanzata; altri sono stati conclusi, mentre i rimanenti potranno beneficiare della proroga per essere terminati in tempo utile.

L’obiettivo, ambizioso ma concreto, è completare tutte le opere entro la fine del 2026 per ottenere il ristoro economico previsto: “Un traguardo che permetterà di sanare vecchie ferite urbane – conclude Capitani – restituendo identità e servizi a zone troppo a lungo marginalizzate”.

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Last modified: Giugno 5, 2025
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