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Siena per Gaza: camminare diventa un atto d’amore

Siena — A volte basta una passeggiata per sentirsi utili. Non una di quelle distratte, con il telefono in mano e la testa altrove, ma una camminata lenta, consapevole, che attraversa le pietre e la storia per arrivare, idealmente, fino a un altro mondo.

di Valeria Russo

È accaduto a Siena, dove un gruppo di guide locali ha deciso che il modo migliore per sostenere Emergency a Gaza fosse quello che conoscono meglio: raccontare la città.

Venerdì 24 ottobre, il primo itinerario ha raccolto 785 euro, passo dopo passo, voce dopo voce. È partito da Porta Camollia, come un antico pellegrinaggio lungo la Francigena, e ha toccato luoghi che da secoli parlano di accoglienza: San Pietro alla Magione, Sant’Andrea, San Cristoforo, fino al Santa Maria della Scala, il più grande dei vecchi ospedali. Dentro ogni sosta, una storia. Dentro ogni storia, un ricordo di chi curava i malati, accoglieva i viandanti, dava un letto ai disperati. Forse è da lì che tutto comincia: dal desiderio di non voltarsi dall’altra parte.

I fondi raccolti andranno ai progetti di Emergency nella Striscia di Gaza, dove una clinica offre cure di base, primo soccorso e assistenza medico-chirurgica a centinaia di persone ogni giorno. Sette operatori sul campo, duemila mani tese e un pensiero costante: continuare, nonostante tutto.

Le visite proseguiranno ogni terzo fine settimana del mese, come un piccolo rito civile che unisce storia e solidarietà. Il calendario è fitto: palazzi rinascimentali, chiese nascoste, mostre fotografiche, trekking lungo la Francigena, performance artistiche e percorsi poetici. A dicembre, un appuntamento speciale al Santa Maria della Scala, “un modello di Emergency nella storia”, e un incontro di arte e musica dedicato a Gaza, per ricordare che la cultura può farsi ponte, non barriera.

Chi vuole partecipare può prenotarsi scrivendo a guidesienaxgaza@gmail.com: la prenotazione è obbligatoria e il contributo minimo di 10 euro sarà interamente devoluto a Emergency. Le guide lo ripetono con semplicità e convinzione: ogni gesto può fare la differenza. Ed è vero — perché camminare insieme, a volte, è già un modo per curare il mondo.

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Last modified: Ottobre 27, 2025
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