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Siena, la crisi del lavoro è sempre più grave: persi 1200 posti nel 2024 e 92% dei contratti sono precari

Siena (venerdì, 23 maggio 2025) – Il lavoro nel territorio senese attraversa una delle fasi più difficili degli ultimi anni. La conferma arriva da numeri impietosi presentati ieri mattina dalla Fiom Cgil di Siena, che ha convocato una conferenza stampa per fare il punto sulla drammatica situazione occupazionale. Nel corso del 2024 sono state registrate oltre 7 milioni di ore di cassa integrazione, un dato in aumento del 94% rispetto al 2023. Nello stesso periodo sono andati persi 1200 posti di lavoro, mentre 4500 persone risultano attualmente a rischio tra crisi aziendali e ricorso agli ammortizzatori sociali.

di Roberto Meloni

La fotografia è quella di un territorio in profonda sofferenza, colpito da una crisi che coinvolge settori strategici e aziende storiche. Tra i casi più emblematici c’è quello dello stabilimento Beko in viale Toselli, dove i lavoratori hanno avuto appena sette giorni effettivi di attività in un mese. E anche la Paycare, call center legato alla multinazionale spagnola Connecta, vive una crisi ormai di lungo corso, senza nuove commesse in vista e con gli ammortizzatori sociali in scadenza a dicembre.

La segretaria generale della Fiom Cgil di Siena, Daniela Miniero, non ha usato mezzi termini: “Il modello lavorativo di questo territorio non è più sostenibile. Siena si sta drammaticamente impoverendo. Non possiamo pensare che il futuro della città sia fondato esclusivamente sul turismo: servono risposte concrete e urgenti”.

Un dato su tutti rivela l’entità del problema: il 92% dei contratti stipulati nel 2024 sono a tempo determinato. A questo si aggiungono un’inflazione tra le più alte d’Italia, costi abitativi proibitivi e politiche sociali insufficienti. “Molti lavoratori – aggiunge Miniero – spendono un terzo dello stipendio per l’affitto. Nel 2024 è sceso sotto la soglia di povertà un ulteriore 3,5% della popolazione. Questo territorio sta vivendo una deriva che non possiamo più permetterci di ignorare”.

A fronte di questo scenario, la Fiom propone l’istituzione di un tavolo straordinario di confronto che coinvolga sindacati, organizzazioni datoriali e istituzioni. “Abbiamo idee da condividere – conclude Miniero – e vogliamo lanciare nuove sfide, costruire un confronto costruttivo e trovare soluzioni che diano una prospettiva ai lavoratori senesi. Le trasformazioni non si subiscono: si governano”.

La richiesta è ora sul tavolo. Toccherà alla politica e al tessuto imprenditoriale del territorio rispondere, nella consapevolezza che senza un intervento immediato la situazione è destinata a peggiorare.

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Last modified: Maggio 23, 2025
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