Processo all’ex patron del Siena Emiliano Montanari rinviato a settembre

Siena (mercoledì, 18 giugno 2025) — Slitta a settembre l’udienza preliminare a carico di Emiliano Montanari, ex proprietario dell’Acr Siena, inizialmente prevista per la mattina del 17 giugno presso il Tribunale di Siena. Il rinvio è stato disposto a causa di un difetto di notifica, che ha impedito l’apertura ufficiale del procedimento legato a presunte irregolarità nell’utilizzo di crediti d’imposta.

Di Roberto Meloni

L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza, ruota attorno all’ipotizzato utilizzo indebito di circa 50mila euro di crediti fiscali maturati tra il 2021 e il 2022 per corsi di formazione dei dipendenti del club calcistico, nell’ambito del Piano Nazionale Industria 4.0. Tali crediti, previsti a sostegno della digitalizzazione e della qualificazione del lavoro attraverso la formazione, sarebbero stati impiegati per compensare debiti erariali della società.

Secondo la tesi dell’accusa, coordinata dal pubblico ministero Siro De Flammineis, non vi sarebbero sufficienti elementi per comprovare l’effettivo svolgimento dei corsi dichiarati, aprendo così il sospetto di una compensazione indebita. A sostegno di questa ipotesi, il gip ha accolto la richiesta di una misura cautelare reale, con un sequestro preventivo di 350mila euro a carico di Montanari. Una cifra superiore all’importo contestato, probabilmente legata a ulteriori poste sotto osservazione.

La difesa, affidata agli avvocati Lorenzo ed Enrico De Martino, ha respinto con fermezza le accuse, sostenendo “la totale estraneità del proprio assistito rispetto all’ipotesi accusatoria avanzata”.

Montanari, figura controversa nella recente storia sportiva senese, era stato alla guida dell’Acr Siena in un periodo travagliato che ha portato la squadra all’esclusione dal professionismo. Il processo, atteso con interesse anche nell’ambiente calcistico locale, entrerà nel vivo solo a fine settembre, quando il giudice deciderà sull’eventuale rinvio a giudizio.

Intanto, l’ombra delle presunte irregolarità fiscali e dei fondi Pnrr incombe sull’ex patron, segnando un nuovo capitolo nella parabola di una gestione societaria al centro di polemiche e indagini.