Siena (mercoledì, 28 maggio 2025) – Massima allerta per i consumatori: Coop ha disposto il ritiro immediato di un lotto di fichi secchi a marchio De Lucia, provenienti dalla Turchia, per la presenza di aflatossine oltre i limiti di legge. Il provvedimento, attuato in collaborazione con il Ministero della Salute, riguarda i pacchetti da 250 grammi identificati dal numero di lotto 350020356/2-11-582, con scadenza 31 ottobre 2025.
Di Roberto Meloni
I fichi secchi richiamati sono stati prodotti dalla ditta Osman Akça SA di Smirne per conto dell’azienda italiana Domenico De Lucia Spa. Le analisi hanno rilevato concentrazioni eccessive di aflatossina B1 e totale, sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene prodotte da alcune muffe, tra le più pericolose per la salute umana. Le aflatossine non vengono eliminate nemmeno con la cottura, rendendo il consumo del prodotto particolarmente rischioso.
Coop invita i clienti che avessero acquistato i fichi secchi del lotto interessato a non consumarli in nessun caso, e a restituirli nel punto vendita dove verranno rimborsati o sostituiti. L’iniziativa rientra nei protocolli di sicurezza alimentare attivati dalla grande distribuzione in caso di rischio per la salute pubblica.
Il richiamo si inserisce in un contesto più ampio di attenzione verso i prodotti di importazione. Negli ultimi mesi sono aumentate le segnalazioni di alimenti contaminati da micotossine, come l’ocratossina A, o da metalli pesanti come il piombo. Particolare preoccupazione è rivolta ai prodotti di origine turca, tra cui fichi secchi, pistacchi e spezie, frequentemente coinvolti in casi di contaminazione.
Dal 1° gennaio 2025 è entrato in vigore l’obbligo di indicare il Paese di origine in etichetta anche per la frutta secca, una misura invocata da Coldiretti per aumentare la trasparenza e consentire ai consumatori di fare scelte più consapevoli.
Coop ribadisce il proprio impegno per garantire la sicurezza dei prodotti sugli scaffali e invita i clienti a seguire con attenzione gli avvisi di richiamo e a segnalare eventuali anomalie. La collaborazione tra consumatori, autorità e grande distribuzione resta il primo presidio contro i rischi alimentari.
Last modified: Maggio 28, 2025