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Dazi USA, dibattito in Consiglio comunale: Fabio frena, Masi attacca

Siena (venerdì, 16 maggio 2025) – Il tema dei dazi imposti dagli Stati Uniti è approdato nel Consiglio comunale di Siena, sollevando un acceso confronto tra il consigliere del Partito Democratico Alessandro Masi e la sindaca Nicoletta Fabio. A spingere la discussione, l’interrogazione presentata da Masi sui possibili effetti per le imprese e i cittadini del territorio, in particolare nel comparto vinicolo e farmaceutico, storicamente legati all’export verso il mercato americano.

Di Roberto Meloni

La replica della prima cittadina non si è fatta attendere. Fabio ha subito chiarito che, al momento, non ci sono certezze sulle misure ufficiali da parte dell’amministrazione statunitense. “Rispondiamo per senso di responsabilità, ma parlare oggi di dazi è prematuro – ha affermato –. Mancano elementi concreti per valutare l’impatto effettivo e l’eventuale necessità di contromisure. Inoltre, si tratta di dinamiche internazionali che esulano dalle competenze di un ente comunale”.

Pur riconoscendo l’importanza dell’export verso gli USA – nel solo 2024, Siena ha esportato per oltre 656 milioni di euro, di cui circa 292 milioni nel settore farmaceutico e un significativo 28% in bevande, principalmente vino – la sindaca ha sottolineato come la maggior parte delle imprese coinvolte si trovino al di fuori del perimetro comunale. “Temi di questa portata competono a livelli istituzionali superiori, come Provincia, Regione o Camera di Commercio”, ha ribadito.

Deluso dalla risposta, il consigliere Masi ha accusato l’amministrazione di eludere la questione politica di fondo. “La sindaca non ha chiarito se la giunta sia favorevole o contraria ai dazi. Era l’occasione per prendere posizione e stimolare un dibattito, visto che Siena è il cuore di un territorio a forte vocazione internazionale”.

Nel suo intervento, Masi ha criticato anche l’approccio del governo nazionale, ritenuto troppo attendista, e ha chiesto maggiore compattezza all’Unione Europea. “I dazi, anche se ancora sospesi in parte, sono già aumentati su prodotti come acciaio e automobili – ha detto – e in un contesto già gravato da inflazione e tassazione, si rischia un ulteriore colpo alle imprese locali”.

L’episodio mostra ancora una volta come le dinamiche della politica globale possano avere ricadute anche a livello locale, accendendo i riflettori su una questione destinata a restare aperta.

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Last modified: Maggio 16, 2025
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