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XENOS torna a Siena: quando l’arte respira con le pietre

Siena (giovedì, 9 ottobre 2025) — Ci sono luoghi che sembrano nati per contenere il silenzio, e altri che sanno restituirlo sotto forma di bellezza. Il Santa Maria della Scala appartiene a questa seconda specie: antico ospedale, poi museo, oggi organismo vivo che accoglie e trasforma.

di Valeria Russo

È da lì che riparte XENOS, il festival di performance che, dal 13 al 16 novembre 2025, tornerà a far vibrare le sale di uno dei complessi più suggestivi d’Europa.

L’idea è di Cristiano Leone, presidente della Fondazione Antico Ospedale, e la direzione artistica di Anna Lea Antolini. Ma sarebbe riduttivo parlare di un semplice evento culturale: XENOS non “porta” artisti a Siena, li fa nascere di nuovo, li costringe a misurarsi con le pareti affrescate, con la luce che filtra dalle bifore, con il respiro lento della pietra. Le performance non sono spettacoli, ma accadimenti: atti che esistono solo qui, solo una volta, solo con il pubblico presente.

Quest’anno il tema è lo sguardo. Dischiudere gli occhi, scrivono gli organizzatori, non per guardare meglio ma per vedere davvero. È un invito ad abbandonare la passività del turista e a diventare parte di un rito collettivo. Le performance saranno di due tipi: quelle nate dal dialogo diretto con gli spazi del Santa Maria – site specific, come si dice oggi – e quelle itineranti, che si muoveranno lungo i corridoi e i chiostri, come pellegrinaggi nel visibile e nell’invisibile.

Il festival, non a caso, cade nell’anno del quarantesimo anniversario della morte di Italo Calvino. Invisibilità e visione, temi che lo scrittore aveva trasformato in metafore dell’esistenza, diventano qui corpo e movimento, luce e suono. La performance diventa linguaggio di pensiero: un modo per interrogare ciò che si mostra e ciò che si nasconde.

Sul fronte artistico, la lista è di quelle che fanno tremare i polsi: dal violinista Jurij Revič alla ballerina Alice Mariani del Teatro alla Scala, da Marta Ciappina – premio Ubu 2023 – al maestro Virgilio Sieni, fino al collettivo KOR’SIA e ai coreografi Arno Schuitemaker e Noé Soulier. Ci sarà anche il Coro “Guido Chigi Saracini” della Cattedrale di Siena, guidato da Lorenzo Donati, e la voce di Jacopo Veneziani, storico dell’arte che sa parlare come un narratore.

E poi la realtà virtuale, che non è più il futuro ma un nuovo modo di stare al mondo: WAVE di Bart Hess e Half Life VR di Robert Connor permetteranno di esplorare il confine tra carne e digitale, presenza e simulacro.

Siena, ancora una volta, si trasforma. Il Santa Maria non è solo una cornice: è un interlocutore, un complice. Ogni passo dentro le sue sale diventa un dialogo tra passato e contemporaneo, tra pietra e corpo, tra ciò che vediamo e ciò che sentiamo.

In fondo, XENOS è un invito antico come la città stessa: chi entra, lasci fuori le certezze e tenga aperti gli occhi. Anche quelli che non servono per guardare.

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Last modified: Ottobre 9, 2025
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