Poggibonsi (giovedì, 8 maggio 2025) – È stato condannato a tre anni e sei mesi, con pena da scontare ai domiciliari, l’uomo accusato di aver messo a segno una rapina a mano armata in una sala giochi di Poggibonsi il primo maggio 2024. Il giudice per l’udienza preliminare, Chiara Minerva, ha accolto la richiesta del rito abbreviato presentata dalla difesa, riconoscendo la responsabilità per rapina aggravata e danneggiamento.
Di Roberto Meloni
La rapina era avvenuta nel cuore della notte. Due uomini, col volto coperto, avevano forzato l’ingresso del locale armati di coltello e di una pistola giocattolo priva di tappo rosso. All’interno si trovava una giovane cassiera di 21 anni, alla sua prima settimana di lavoro e alla sua prima chiusura in solitaria. I due avevano portato via 50 euro, minacciandola e colpendola.
“Ho avuto davvero paura – aveva raccontato la giovane –, uno dei due ha sfondato la porta e mi ha puntato il coltello. Sono rimasta bloccata dietro la cassa”.
Grazie alle telecamere di videosorveglianza e alla testimonianza della vittima, i carabinieri di Poggibonsi avevano rapidamente individuato i responsabili: un 24enne camerunense, irreperibile, e il 35enne albanese condannato ieri. Il primo avrebbe fatto da palo, mentre il secondo è considerato l’esecutore materiale della rapina.
La pena, commutata nei domiciliari con possibilità di lavorare, tiene conto della collaborazione e del rito abbreviato. Ma resta alta l’attenzione sulla sicurezza dei lavoratori notturni, soprattutto nei luoghi più esposti a rischi.
Last modified: Maggio 8, 2025