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Toscana al voto: tre milioni di cittadini chiamati alle urne per scegliere il nuovo presidente

Siena (sabato, 11 ottobre 2025) — Sarà un fine settimana di urne aperte e matite pronte, quello che attende la Toscana. Sabato i seggi si sono regolarmente costituiti e da domenica 12 a lunedì 13 ottobre oltre tre milioni di cittadini – 3.007.106 per la precisione – saranno chiamati a scegliere il nuovo presidente della Regione e i quaranta consiglieri che siederanno a Palazzo del Pegaso.

di Valeria Russo

L’elettorato toscano è vasto e variegato: tra loro ci sono più di 203 mila residenti all’estero, un numero cresciuto costantemente negli ultimi anni, e circa 17 mila giovani che voteranno per la prima volta. Per chi vive fuori dai confini regionali, anche a migliaia di chilometri di distanza, è previsto un sistema di rimborsi per il viaggio di ritorno: fino a 103 euro per chi arriva da un Paese europeo, 206 per chi vola da altri continenti. Agevolazioni sono previste anche su autostrade, treni, aerei e traghetti.

Cinque anni fa, alle regionali del 2020, i votanti furono 1.870.283, pari al 62,6% degli aventi diritto: un dato discreto se confrontato con il record negativo del 2015, quando si recò alle urne appena il 48% degli elettori, e lontanissimo dal 95,9% del 1970, anno in cui le Regioni nacquero ufficialmente.

Le urne apriranno domenica alle 7 e chiuderanno alle 23, per poi riaprire lunedì mattina alle 7 fino alle 15. Subito dopo inizierà lo scrutinio. I 3.922 seggi allestiti in tutta la Toscana – tra cui 29 negli ospedali – saranno gestiti da oltre ventitremila persone tra presidenti, segretari e scrutatori. Fin da sabato questi hanno iniziato il lavoro di autenticazione delle schede e preparazione delle aule di voto.

Per votare sarà necessario presentare un documento di identità e la tessera elettorale. Chi l’avesse smarrita potrà richiedere un duplicato negli uffici comunali, aperti eccezionalmente anche la domenica.

A contendersi la presidenza ci saranno tre candidati: Antonella Bundu per Toscana Rossa, l’attuale governatore Eugenio Giani per il centrosinistra e Alessandro Tomasi per il centrodestra. Dieci le liste in corsa. Se nessuno supererà la soglia del 40%, si tornerà a votare tra due settimane per il ballottaggio, un meccanismo unico tra le Regioni italiane.

Dal 1970, quando i toscani votarono per la prima volta i propri rappresentanti regionali, questa sarà la dodicesima elezione. Dal 2005, inoltre, il presidente viene eletto direttamente dai cittadini: in mezzo secolo, otto persone hanno ricoperto quell’incarico.

Sul fronte territoriale, Firenze guida la classifica con 781 mila elettori, seguita da Lucca (356 mila, di cui uno su sette residente all’estero), Pisa (341 mila) e Livorno (287 mila). A chiudere la lista ci sono le province più piccole: Siena con 208 mila elettori, Prato con 182 mila, Grosseto con 177 mila e Massa-Carrara con poco meno di 171 mila.

Tra i 273 comuni toscani, Firenze è il più popoloso alle urne con 288 mila iscritti. Seguono Livorno (137 mila) e Prato (132 mila). All’estremo opposto ci sono Capraia Isola e Sassetta – entrambe in provincia di Livorno – con meno di quattrocento elettori ciascuna.

La Toscana si prepara così a un voto che, come sempre, è anche un rito civile. Non è solo la scelta di un presidente o di un partito: è la conferma, ogni cinque anni, di un legame profondo tra la comunità e la propria idea di governo. Il risultato, questa volta più che mai, racconterà non solo chi guiderà la Regione, ma anche quale Toscana vogliono essere i suoi cittadini.

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Last modified: Ottobre 11, 2025
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