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Tittìa trionfa ancora: undicesima vittoria nel Palio di Siena, ora la leggenda è vicina

Siena (venerdì, 4 luglio 2025) — Con la vittoria del 3 luglio 2025 per la Contrada dell’Oca, in sella al debuttante Diodoro, il fantino di origine sarda ha raggiunto l’undicesimo successo in carriera, avvicinandosi sempre più al mito assoluto del dopoguerra, Andrea Degortes detto Aceto, fermo a quota 14.

di Valeria Russo

A fine corsa, Atzeni è apparso emozionato ma pienamente lucido, come chi sapeva fin dall’inizio che tutto sarebbe andato nel verso giusto. Ha lavorato a lungo durante l’inverno, preparando questa occasione con determinazione e silenzio, lontano dai riflettori e dalle polemiche che da sempre circondano il mondo del Palio.

Il digiuno degli ultimi Palii non ha mai incrinato la sua fiducia. Non ha mai cercato scuse, né mostrato amarezza: per lui ogni corsa è una sfida personale, un confronto diretto con se stesso, più che con gli avversari. E lo ha dimostrato ancora una volta, tornando sul tufo con grinta e lucidità.

Il successo, come spesso accade, è figlio di una serie di incastri perfetti. Diodoro, il cavallo al debutto, non era affatto una scelta scontata. In molti si sarebbero aspettati una monta più collaudata. Solo nella mezz’ora che precede la corsa, ha realmente sentito che la vittoria era possibile.

Il legame con Diodoro è più profondo di quanto appaia. L’animale, infatti, è nato nell’allevamento dello stesso fantino. Eppure, nonostante lo conoscesse fin dai primi passi, è stato solo durante la carriera che ha imparato a fidarsi completamente di lui. Un galoppatore potente, con carattere e testa, che ha saputo sorprendere anche il suo stesso allenatore.

Neppure la posizione di partenza, quinto posto al canape, ha messo in discussione la fiducia del fantino. La partenza è stata pulita, la progressione decisa, e la leadership della corsa, una volta acquisita, non è mai stata in discussione. Durante le prove, Diodoro aveva spesso chiuso nelle retrovie, una scelta precisa per preservare energie e preparare la vera gara: quella che conta. Il rapporto con il rione è saldo, fatto di fiducia reciproca e di un clima sereno che, come racconta lui stesso da tempo, lo aiuta a dare il meglio nei giorni più intensi.

Nel giorno della gloria, non è mancato un pensiero per le persone che rendono possibile tutto questo: la moglie Valeria, il figlio, i genitori, la famiglia della moglie, i ragazzi della scuderia. Una squadra compatta, che lavora con lui ogni giorno, lontano dalla luce della ribalta.

E mentre qualcuno già si chiede se il figlio di Tittìa seguirà le sue orme, la risposta — per ora — è chiara: no. Ma per Giovanni Atzeni non c’è fretta. Il presente è tutto da vivere. E con undici Palii vinti, il traguardo della leggenda non è mai stato così vicino.

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Last modified: Luglio 4, 2025
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