Siena (martedì, 21 ottobre 2025) — C’è qualcosa di straordinario nel pensare che ogni ago, ogni filo, ogni piega di velluto del Corteo Storico del Palio contenga secoli di memoria.
di Valeria Russo
Eppure, anche la tradizione più sacra ha bisogno, a volte, di una nuova cucitura. Il Comune di Siena sta studiando il rinnovo dei costumi dei trecento figuranti che, due volte l’anno, attraversano Piazza del Campo come un esercito pacifico di simboli e colori.
Non si tratta di un restyling, ma di un gesto di cura: riportare alla luce, con mani esperte, l’eleganza di una città che non ha mai smesso di raccontarsi attraverso i suoi tessuti. Per questo il progetto coinvolgerà Rubelli, la storica manifattura veneziana che da generazioni veste teatri, regge e palazzi. Un nome che parla la lingua della bellezza e dell’artigianato, la stessa che Siena conosce da secoli.
L’idea è duplice. Da una parte, il rinnovamento delle monture del Corteo, affidato a un dialogo costante con il Magistrato delle Contrade; dall’altra, la creazione di percorsi esperienziali dedicati al pubblico, per far scoprire da vicino il lavoro nascosto dietro quei costumi che ogni senese conosce a memoria. Laboratori, mostre, installazioni interattive: un modo per unire la tradizione con la curiosità contemporanea, per far capire che dietro ogni broccato ci sono mani, occhi e passione.
Siena, che ha fatto della sua storia un palcoscenico vivente, vuole così raccontarsi in un linguaggio nuovo, senza tradirsi. I figuranti del Corteo continueranno a camminare con la stessa solennità di sempre, ma i loro abiti parleranno anche alle generazioni che verranno, intrecciando la sapienza artigiana con la modernità.
Perché in fondo, a Siena, il futuro non si inventa: si tesse.
Last modified: Ottobre 21, 2025

