Siena (lunedì, 17 giugno 2025) — Scoppia il caso politico nel Partito Democratico senese. La consigliera comunale Giulia Mazzarelli, rimossa nei giorni scorsi dal ruolo di capogruppo del PD in consiglio comunale, rompe il silenzio e affida a una dichiarazione pubblica tutta la sua amarezza, parlando apertamente di “scelta imposta, priva di confronto democratico” e di una “logica autoreferenziale che danneggia il partito e allontana i cittadini”.
Di Roberto Meloni
Secondo Mazzarelli, l’avvicendamento sarebbe stato deciso da quattro consiglieri “chiusi in una stanza”, senza alcun passaggio né in direzione né in assemblea, e senza coinvolgere la segreteria comunale guidata da Rossana Salluce. Una gestione definita “opaca”, che per la giovane consigliera rappresenta un tradimento dello spirito originario del PD: “Io sogno un partito pluralista e inclusivo, non una somma di piccoli poteri autoreferenziali”.
La sua denuncia arriva con parole dure ma anche con la rivendicazione del lavoro svolto. “Non mi è stato concesso neppure un momento di confronto. Non si tratta di attaccamento alla poltrona, ma della volontà di portare avanti un cambiamento generazionale e culturale, fondato su coerenza e trasparenza”, precisa Mazzarelli, che sottolinea il rischio di un isolamento politico del centrosinistra senese in un momento in cui, invece, servirebbe “costruire un’alternativa credibile alla destra”.
Il riferimento è all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicoletta Fabio, che la consigliera invita a contrastare con idee forti e proposte serie su giustizia sociale, inclusione e sviluppo. Mazzarelli non chiude però le porte al dialogo, rilanciando l’apertura ricevuta dalla collega Anna Ferretti: “La mano è sempre stata tesa da parte mia. Ma è singolare che debba essere la più giovane a fare il primo passo verso il confronto”.
Il caso ha riaperto una frattura interna nel Partito Democratico cittadino, in un momento politicamente delicato per le opposizioni. La consigliera afferma infine di voler restare attiva e propositiva, ma chiede al partito di “ritrovare il coraggio di essere se stesso”. Una sfida interna che, se non risolta, rischia di lasciare il campo libero agli avversari politici.
Last modified: Giugno 17, 2025
