Siena — A Siena, quando arriva una troupe televisiva, l’aria cambia. Non serve neppure la comparsa di un attore famoso: basta l’eco di una telecamera accesa e subito la città, abituata ai ritmi lenti delle sue ombre, si tende come una corda pronta a vibrare.
di Valeria Russo
Stavolta la protagonista è la bellezza stessa, quella che non ha bisogno di sceneggiatura. Piazza del Campo, i vicoli, i palazzi di tufo e pietra: saranno loro a finire negli schermi di milioni di spettatori cinesi grazie a uno dei programmi più popolari del paese, Partiamo ora!, prodotto da Tencent Video, una macchina mediatica che da sola muove un pubblico grande quanto un continente.
Le riprese dureranno un giorno solo, il 2 novembre, ma per Siena sarà una giornata lunga, quasi simbolica: otto celebrità cinesi, seguite da centinaia di milioni di fan, cammineranno tra i vicoli, ammireranno la piazza più bella del mondo e magari si fermeranno davanti a una vetrina, stupiti da un ricamo o da una forma di pecorino. Tutto sotto lo sguardo discreto di chi, qui, vive ogni giorno tra pietre millenarie e tende a dimenticare di abitare un set naturale.
Il Comune, prudente come un custode di museo, ha posto dei paletti: niente tavolate in Piazza del Campo, niente brindisi turistici, niente droni che volano sopra le torri. Solo telecamere leggere, qualche treppiede, e l’accordo con gli esercenti privati per le scene di vita quotidiana. È un modo per dire: potete raccontarci, ma con rispetto. Siena non è una cartolina, è un respiro antico che va ascoltato piano.
La produzione, dicono, ha accettato con entusiasmo. Nessuno sponsor, nessuna pubblicità, solo la firma del programma. In cambio, la città aprirà qualche porta: undici minivan potranno attraversare la ZTL, parcheggiare al Mercato, muoversi silenziosi tra i vicoli. Saranno i soli mezzi autorizzati, un piccolo esercito ordinato al servizio dell’immagine.
C’è qualcosa di quasi ironico nel pensare che una trasmissione nata per mostrare la natura e il viaggio troverà in Siena il suo equilibrio perfetto. Perché qui la natura è la pietra, e il viaggio è ogni curva che porta verso la piazza. Non serviranno effetti speciali: basterà una ripresa al tramonto, la luce che scivola sui mattoni, un passo lento sul tufo.
In fondo, non è la prima volta che Siena finisce dentro uno schermo. Ma questa volta, forse, lo farà con un tono diverso, più intimo. Senza artifici, senza l’urgenza di sembrare moderna. Sarà se stessa, come sempre: silenziosa, bellissima, irriducibilmente vera.
E chissà che, da qualche parte in Cina, davanti a un monitor luminoso, qualcuno non si innamori di quel silenzio che qui è ancora un modo di parlare.
Last modified: Ottobre 29, 2025

