Siena (giovedì, 16 ottobre 2025) — Ventidue anni fa qualcuno, a Siena, ebbe un pensiero semplice come una scarpa comoda: per capire una città bisogna attraversarla piano. Da quel lampo del 2003 è cresciuta la Giornata Nazionale del Trekking Urbano, che oggi, il 31 ottobre, torna alla sua ventiduesima edizione e mette in cammino 85 città di 19 regioni.
di Valeria Russo
Il filo conduttore è il Giubileo: “Le Vie del Giubileo tra storia, cultura e spiritualità” non come slogan, ma come invito a rimettere i piedi dentro le storie che hanno fatto l’Italia, tra santuari celebri e pievi di provincia, reliquie e pietre vive.
Siena, che questa idea l’ha partorita e continua a tirarla su con pazienza, guida il gruppo. Il suo itinerario porta un nome che unisce epoche lontane, come un filo teso tra passato e futuro: “1300–2025, Giubileo e cammini.” Si parte da Piazza del Campo, si sale verso il Duomo, si entra nel Santa Maria della Scala, antico porto di terra per viandanti sulla Francigena.
Nel mezzo, deviazioni ragionate tra chiese e opere, soste nei pressi di San Giuseppe e Sant’Agostino, una puntata in Pinacoteca per guardare da vicino immagini che hanno insegnato a pregare e a pensare molto prima dei social. È un andare che mescola devozione popolare e memoria civile: San Bernardino, Sant’Ansano, i pellegrini con le conchette di latta, la città che cura e accoglie.
Il formato è alla portata di tutti: dieci partenze tra le 14 e le 17, due chilometri scarsi, circa due ore di passo tranquillo. Si entra e si esce dalla storia senza sudare troppo, con quella sensazione di benessere che arriva quando il corpo si muove e la testa, finalmente, respira. Punto di ritrovo e arrivo: l’ufficio informazioni turistiche in Piazza del Campo 7. Per chi ha bisogno di certezze, ci sono orari e contatti: ogni giorno 9–18; mail siena.iat@terredisiena.it; telefono 0577 292222. Per curiosare tra le proposte delle altre città, c’è il sito trekkingurbano.info.
Il senso dell’iniziativa, al netto delle parole d’ordinanza, è limpido: in un’epoca che corre a scatti, il camminare è un piccolo atto di resistenza. Fa bene al corpo, disinnesca l’ansia, riconsegna la misura dei luoghi. È ecologico senza fare prediche: meno tubi di scappamento, più suole. Siena lo ricorda con coerenza, anche alla luce dei riconoscimenti ambientali appena conquistati, e aggiunge un gesto concreto: l’8 novembre si farà plogging, raccogliendo rifiuti mentre si fa attività fisica. Ogni passo, un pezzetto di città restituito.
Non finisce lì. Novembre diventa un mese intero di cammini: weekend con itinerari tematici e visite guidate gratuite per gli ospiti delle strutture ricettive. La Francigena che attraversa Siena come un’antica vena di pietra, i passi di Caterina tra la sua casa-santuario e la basilica di San Domenico, un itinerario che segue le tracce di santi e beati, e infine “Assistere il buio”, il cammino contemporaneo pensato da Serena Fineschi: diciassette artisti e altrettante lanterne per ridisegnare, al calare della sera, una geografia segreta e luminosa della città.
Il 7 novembre, dentro il complesso del Santa Maria della Scala, va in scena il “Siena Trek Summit”, con il patrocinio del Ministero del Turismo, di ENIT e di Sport e Salute. Dopo il buon esordio dell’anno scorso, la conversazione si allarga: salgono sul palco i destination manager di Barcellona, Valencia e Copenaghen.
Temi concreti: come si governa il flusso dei visitatori senza schiacciare i residenti, come si rigenera un quartiere senza trasformarlo in cartolina, come si pianifica il verde senza ridurlo a slogan. Una plenaria, poi workshop per gli operatori. Per iscriversi: cercare su Eventbrite “Siena Trek Summit 7 novembre 2025” o scrivere a comunicazioni@trekkingurbano.info; informazioni anche al +39 351 3001061.
Alla fine resta l’immagine più vera: un gruppo che cammina, qualcuno parla poco, qualcuno indica un fregio che non aveva mai visto, un bambino conta i gradini, un anziano riconosce un odore. La città, a passo lento, smette di essere fondale e torna a essere casa. E forse il lusso, oggi, è proprio questo: prendersi due ore per arrivare da una piazza a una cattedrale senza desiderare di essere altrove.
Last modified: Ottobre 16, 2025

