Rissa nel vicolo di Pier Pettinaio: chieste cinque condanne a sei mesi

Siena (mercoledì, 18 giugno 2025) — È giunto alle battute finali il processo per la violenta rissa avvenuta il 23 dicembre 2021 nel vicolo di Pier Pettinaio, nel cuore del centro storico senese. Una vicenda che aveva suscitato clamore in città, sia per il contesto – in piena pandemia – sia per la dinamica, che coinvolse cinque persone e causò feriti, tra cui un noto ristoratore locale.

Di Roberto Meloni

Durante l’ultima udienza, il pubblico ministero ha chiesto per tutti gli imputati – quattro giovani residenti tra Siena e Rapolano Terme e un 46enne senese – una condanna a sei mesi di reclusione. Contestualmente è stata avanzata anche la richiesta di trasmissione degli atti in procura per valutare l’eventuale configurarsi del reato di falsa testimonianza da parte di uno dei testimoni ascoltati nel dibattimento.

I fatti si svolsero in una serata movimentata, secondo quanto riferito in aula, dopo una festa di compleanno. Un giovane, in evidente stato di alterazione alcolica, avrebbe urtato il menù esterno di un ristorante, innescando un diverbio sfociato in rissa. Il titolare del locale, oggi parte civile nel processo e assistito dall’avvocato Alessandro Betti, intervenne per cercare di calmare gli animi, ma fu colpito e riportò lesioni giudicate guaribili in cinque giorni. Un altro dei coinvolti, di origini kosovare e residente a Siena, riportò la frattura di un metacarpo.

Nel corso delle udienze, le testimonianze hanno faticato a ricostruire una versione univoca dei fatti, alimentando dubbi e contraddizioni. Tuttavia, la pubblica accusa ha ritenuto sufficiente il quadro probatorio per richiedere la condanna per tutti gli imputati, difesi dagli avvocati Cristian Pollini, Filomena D’Amora e Roberto Romagnoli.

Il giudice Simone Spina ha dichiarato chiuso il dibattimento e rinviato la sentenza ai primi giorni di luglio, quando si svolgeranno le eventuali repliche delle parti. Una vicenda che mette in luce ancora una volta le difficoltà di gestione dell’ordine pubblico anche nei contesti più centrali della città.