Siena (mercoledì, 9 luglio 2025) — Accade una volta l’anno, quando il buio di agosto diventa più morbido e le stelle cominciano a scivolare, che Siena si lasci attraversare da un incanto. Non c’è fanfara né clamore, ma un’attesa che cresce piano, come il profumo di un vino lasciato respirare. È la notte di San Lorenzo, e la città si prepara ad accoglierla con un evento che somiglia più a un gesto che a una manifestazione.
di Valeria Russo
Un modo per ricordare che la meraviglia può stare tutta lì, tra la terra che nutre la vite e il cielo che regala desideri. L’idea non nasce per caso, ma dalla volontà di intrecciare cultura, territorio e lentezza. E chi ci ha lavorato – amministratori, produttori, astrofili – lo ha fatto con la cura di chi non vuole solo organizzare, ma offrire un’esperienza.
Alla Fortezza Medicea, per qualche ora, il tempo si dilaterà tra calici levati e conversazioni sincere. Le bottiglie non saranno solo da assaggiare, ma da ascoltare, come racconti liquidi di una geografia interiore fatta di colline, mani e stagioni. Poco distante, nell’Orto de’ Tolomei, lo sguardo cambierà direzione: si alzerà verso l’alto, dove i telescopi inseguiranno comete e costellazioni con la complicità degli astrofili senesi.
Nelle parole dell’assessore che ha presentato l’iniziativa, c’era più di un comunicato: c’era l’intenzione di restituire valore all’estate, nutrendola di senso oltre che di eventi. Offrire una serata in cui Siena non sia solo sfondo, ma protagonista, tra il fascino del vino e l’infinito sopra di noi.
In fondo, questa notte non pretende nulla. Non vuole stupire, vendere o distrarre. Solo accompagnare. È fatta per chi sa ancora camminare piano, brindare in silenzio, meravigliarsi davanti a una stella che cade come se fosse la prima.
Last modified: Luglio 9, 2025

