Siena (martedì, 6 maggio 2025) – È rimasto in silenzio durante l’interrogatorio di garanzia Luis Fernando Porras Baloy, il 27enne colombiano accusato dell’omicidio volontario aggravato della compagna Ana Yuleisy Manyoma Casanova, avvenuto il 10 agosto 2024 a Siena. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siena ha confermato la misura cautelare in carcere, accogliendo le richieste della Procura.
Di Roberto Meloni
L’indagato, che si è presentato davanti al gip Daniele Grandinetti accompagnato dai suoi legali, Alessandro Betti e Leandro Parodi, ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Un silenzio che pesa, soprattutto alla luce delle risultanze investigative raccolte dagli inquirenti, che delineano una dinamica del tutto incompatibile con la versione inizialmente fornita dall’uomo.
Secondo la ricostruzione della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica, coordinata dalla Procura di Siena, il colpo di fucile calibro 16 che ha ucciso Yuleisy – conosciuta affettuosamente come “Yulia” da amici e colleghi – fu esploso volontariamente, mentre l’uomo si trovava in piedi a breve distanza da lei nella camera da letto. Un gesto che, secondo la Procura, è stato “dolosamente diretto a cagionare la morte”, smentendo la tesi dell’incidente domestico causato da una manovra errata dell’arma, detenuta illegalmente.
All’aggravante dell’omicidio in ambito familiare si aggiungono altri capi d’accusa a carico di Porras Baloy: detenzione abusiva di munizioni e possesso di sostanze stupefacenti per uso personale. Le indagini avrebbero inoltre documentato una situazione di presunti maltrattamenti nei confronti della vittima, aggravando ulteriormente la posizione giudiziaria dell’indagato.
Nel frattempo, la difesa valuta eventuali strategie per un’istanza di riesame, ma l’inchiesta resta in una fase delicata, con un quadro accusatorio che – allo stato degli atti – risulta particolarmente solido.
L’omicidio di Yuleisy Manyoma ha scosso profondamente la comunità senese. Con la conferma della custodia cautelare, il caso prosegue ora il suo iter giudiziario verso il processo, mentre la città attende giustizia per una vicenda che ha riportato alla luce il dramma silenzioso della violenza domestica.
Last modified: Maggio 6, 2025