Siena (sabato, 3 maggio 2025) – È stato formalmente riconosciuto come femminicidio l’omicidio di Ana Yuleisy Manyoma Casanova, la 32enne colombiana uccisa a Siena il 10 agosto 2024 con un colpo di fucile. La Procura della Repubblica ha chiuso le indagini, contestando a Luis Fernando Porras Baloy, 27 anni, il reato di omicidio doloso aggravato, in quanto commesso in occasione di maltrattamenti in famiglia e nei confronti di una persona convivente e legata da relazione affettiva.
Di Roberto Meloni
Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile di Siena, con il supporto del Servizio Centrale Operativo e della Polizia Scientifica, il colpo di fucile calibro 16 – detenuto illegalmente – fu esploso volontariamente all’interno della camera da letto dove i due convivevano. L’uomo, arrestato poche ore dopo il fatto, aveva inizialmente parlato di un incidente, ipotizzando uno sparo accidentale durante la manipolazione dell’arma. Una versione che però non ha retto alla prova degli accertamenti peritali.
“Le dinamiche dell’evento – ha spiegato il procuratore Andrea Boni – sono state ricostruite in modo del tutto incompatibile con quanto dichiarato dall’indagato. Il colpo è stato sparato a breve distanza e in posizione eretta, un gesto diretto a cagionare volontariamente la morte della giovane donna”.
Le indagini hanno anche fatto emergere elementi riconducibili al reato di maltrattamenti, indicando un contesto di violenza domestica che aggraverebbe ulteriormente il quadro accusatorio. Sebbene questo reato risulti assorbito dalla specifica aggravante prevista per l’omicidio, la sua presenza contribuisce a delineare un drammatico contesto relazionale in cui la vittima viveva.
La custodia cautelare in carcere è stata disposta dal Gip del Tribunale di Siena e già eseguita dalla Polizia di Stato. La comunità senese resta profondamente colpita da un nuovo caso di violenza sulle donne, ennesimo episodio che evidenzia quanto il fenomeno dei femminicidi resti drammaticamente attuale.
L’attesa ora è per l’apertura del processo. La morte di Yuleisy rappresenta non solo un atto criminale, ma un segnale allarmante che richiama l’urgenza di interventi più efficaci contro la violenza domestica e per la tutela delle donne in situazioni di vulnerabilità.
Last modified: Maggio 3, 2025