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In dieci anni persi 71 sportelli bancari nella provincia di Siena: la Fisac Cgil lancia l’allarme

Siena (mercoledì, 14 maggio 2025) — Negli ultimi dieci anni la provincia di Siena ha visto sparire 71 sportelli bancari, un dato che si inserisce in una tendenza nazionale preoccupante. Secondo quanto rilevato dalla Fisac Cgil, in Italia dal 2020 a oggi sono stati chiusi oltre 4.600 sportelli, registrando una flessione del 20% che ha coinvolto anche il numero dei dipendenti bancari.

Di Roberto Meloni

Nonostante ciò, il territorio senese ha parzialmente retto grazie alla presenza storica di Banca Monte dei Paschi di Siena, che pur riducendo il numero di filiali ha cercato di mantenere una copertura capillare. “La logica di razionalizzazione è comune a quella di altri istituti – spiega Cristina Pascucci, segretario generale della Fisac Cgil Siena –. Tuttavia, qui la presenza di Mps ha in parte attenuato la desertificazione bancaria”.

Il quadro però non è del tutto rassicurante. “La riduzione delle filiali – continua Pascucci – può risultare meno evidente nei centri principali, ma nelle frazioni e nei piccoli comuni l’assenza di presidi bancari si fa sentire, peggiorando l’accessibilità ai servizi”. E lo scenario futuro rischia di complicarsi ulteriormente: “Operazioni di fusione tra grandi istituti, come una possibile aggregazione tra Unicredit e Bpm, non potranno che portare a nuove chiusure e a una contrazione della presenza bancaria nei territori”.

Oltre alla chiusura degli sportelli, preoccupa la riduzione del personale. Nonostante le filiali rimangano aperte, il numero di dipendenti si sta progressivamente riducendo, con conseguenti aumenti di carico di lavoro. “La diminuzione degli addetti incide sulla qualità del servizio e sulle condizioni di lavoro – sottolinea Pascucci –. Meno personale significa meno capacità di rispondere ai bisogni dei cittadini e delle imprese locali, aggravando la situazione di chi vive o opera nelle aree periferiche”.

La situazione a livello di Montepaschi è indicativa: dal 31 dicembre 2023 al 31 marzo 2025, la rete commerciale della banca ha visto una riduzione di 104 sportelli in tutta Italia, passando a 1.258 filiali, mentre i dipendenti sono scesi a 16.678 unità, 49 in meno rispetto alla fine del 2024.

Per la Fisac Cgil, i presidi bancari sono fondamentali non solo per garantire l’accesso ai servizi finanziari, ma anche come strumenti di supporto all’economia locale. “Le banche non devono essere solo centri di profitto – conclude Pascucci – ma devono tornare a essere un punto di riferimento per lo sviluppo delle comunità. Senza un sistema bancario radicato, la vitalità economica dei territori rischia di spegnersi”.

Il monito della Fisac è chiaro: serve una riflessione strategica che tenga conto non solo delle esigenze di bilancio degli istituti di credito, ma anche della tutela sociale ed economica delle comunità locali.

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Last modified: Maggio 14, 2025
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