Scritto da 9:52 am Top News, Attualità, Siena

Il sogno sospeso di Zaina, Saad e Majid: borse di studio vinte, ma bloccate a Gaza

Siena (venerdì, 9 maggio 2025) – Tre giovani ragazze palestinesi, Zaina, Saad e Majid, hanno conquistato l’opportunità della vita: una borsa di studio per frequentare l’Università di Siena. Ma quel sogno si è infranto contro la realtà del conflitto in corso nella Striscia di Gaza. Da mesi, non riescono a lasciare la loro terra martoriata per raggiungere l’Italia. La causa: l’impossibilità di ottenere un visto, aggravata dalla situazione logistica e umanitaria sempre più disperata.

Di Roberto Meloni

A raccontare la vicenda è Federico Lenzerini, docente dell’ateneo senese e delegato del rettore per gli studenti e ricercatori provenienti da aree di crisi. “Abbiamo ricevuto oltre mille domande solo da Gaza — spiega — per le cinque borse destinate a quell’area. La selezione è stata durissima, ma alla fine Zaina, Saad e Majid sono risultate tra le vincitrici. Poi, l’ostacolo del visto. Il consolato italiano al Cairo non ha mai risposto. Quello generale a Gerusalemme richiede i dati biometrici, ma recarsi lì è impossibile per loro”.

L’università non è rimasta a guardare. “Abbiamo scritto al console e coinvolto anche una parlamentare del Comitato per i diritti umani nel mondo — prosegue Lenzerini —, ma finora tutto è fermo. È una questione di diritto allo studio, certo, ma in questo caso è soprattutto una questione di sopravvivenza”.

Le ragazze, in costante contatto con l’ateneo, raccontano una quotidianità fatta di paura, privazioni, perdita. “Ci implorano ogni giorno di aiutarle — dice il professore —. Mandano foto di case rase al suolo, di corpi mutilati, di bambini senza più genitori. Quello che vivono è oltre l’umano”.

Il programma di borse per aree di crisi, finanziato anche dalla Fondazione Monte dei Paschi, rappresenta una delle iniziative più importanti dell’università sul piano umanitario. “Anche salvare una sola persona — conclude Lenzerini — ci ripaga di tutto. Ma l’impotenza, quando non riusciamo ad andare oltre, è devastante”.

Il caso delle tre giovani studentesse, sebbene drammaticamente emblematico, potrebbe aprire uno spiraglio di attenzione pubblica e istituzionale. Una storia di studio, speranza e coraggio che merita di non restare intrappolata sotto le macerie del silenzio.

Condividi la notizia:
Last modified: Maggio 9, 2025
Close