Siena (venerdì, 20 giugno 2025) — È un addio carico di amarezza quello annunciato da Andrea Giusti, portiere del Siena F.C., che ha ufficializzato la sua partenza dal club con un post pubblicato sui social. Una scelta, si intuisce dalle sue parole, non voluta ma subita, e che lascia dietro di sé una scia di delusione nei confronti di un mondo del calcio sempre più distante dai valori umani.
Di Roberto Meloni
“Scrivo con tanta delusione e amarezza”, ha esordito Giusti nel suo messaggio, spiegando di essere rimasto profondamente colpito da un ambiente in cui, a suo dire, “i valori umani non vengono più considerati”. Il portiere, unanimemente riconosciuto come uno dei protagonisti della passata stagione bianconera, ha dichiarato che gli è stata tolta la possibilità di proseguire il suo percorso a Siena, dove era approdato due anni fa con l’obiettivo, ancora incompiuto, di contribuire alla risalita della Robur dalle categorie inferiori.
Giusti non ha nascosto l’orgoglio per aver indossato la maglia del Siena, ringraziando calorosamente la città, i compagni, lo staff tecnico, i dipendenti del club e, soprattutto, i tifosi: “Mi avete dato tanto tutti, spero di avervi lasciato qualcosa, al di là del giocatore, come persona”. Parole che risuonano come un commiato sentito, ma anche come un’accusa silenziosa a un sistema calcistico che, a suo giudizio, non premia più l’impegno e la lealtà.
La partenza di Giusti rappresenta un ulteriore capitolo in una fase complessa per il club bianconero, alle prese con nuove sfide sportive e societarie. La sua uscita di scena, oltre a indebolire tecnicamente la rosa, solleva interrogativi sul futuro della Robur e sulla capacità della dirigenza di mantenere saldo il legame tra squadra e città. Un legame che, nelle parole del portiere, sembra essere stato messo a dura prova.
Last modified: Giugno 20, 2025
