Frana sulla Tangenziale Ovest: traffico deviato, disagi per auto e mezzi pesanti

Siena (martedì, 13 maggio 2025) – Un movimento franoso ha causato la chiusura parziale della strada statale 674 “Tangenziale Ovest di Siena”, nel tratto compreso tra gli svincoli di Siena Nord e Siena Ovest. L’annuncio è stato dato da Anas, che nel fine settimana ha effettuato accertamenti tecnici per valutare l’entità dello smottamento e pianificare con urgenza gli interventi di ripristino.

Di Roberto Meloni

Da ieri sera, lunedì 12 maggio alle ore 18:00, è scattata la chiusura della carreggiata sud, in direzione Grosseto/Arezzo, comprese le uscite di Siena Nord e Siena/Acquacalda. Sulla carreggiata nord, in direzione Firenze, resta invece attivo un restringimento della carreggiata, con chiusura della corsia di sorpasso e transito possibile solo sulla corsia di marcia.

I lavori di sistemazione, avviati con procedura di somma urgenza, puntano a garantire il rapido ripristino della sicurezza e della funzionalità della strada. Tuttavia, sono inevitabili i disagi alla circolazione.

Anas ha predisposto specifiche deviazioni per limitare l’impatto sulla viabilità:

• Per auto e veicoli leggeri diretti verso Grosseto o Arezzo è prevista l’uscita obbligatoria allo svincolo di Siena Nord, con successivo rientro in tangenziale tramite la rotatoria di innesto della SS715 Siena-Bettolle.
• Per i mezzi pesanti oltre le 3,5 tonnellate, invece, l’uscita obbligatoria è allo svincolo di Monteriggioni, da dove si dovrà proseguire sulla Cassia, poi sulle provinciali SP101 e SP73bis fino a Rosia, passando per Orgia tramite la SP99, per reimmettersi infine sulla SS223 “di Paganico”.

Anas raccomanda agli automobilisti di prestare la massima prudenza, di seguire attentamente la segnaletica installata e di considerare tempi di percorrenza più lunghi.

L’intervento straordinario si inserisce in un contesto più ampio di monitoraggio costante delle infrastrutture stradali del territorio senese, reso necessario anche dalle recenti condizioni meteorologiche avverse che hanno aumentato il rischio di smottamenti e cedimenti.