Siena (sabato, 24 maggio 2025) – C’è anche Siena tra le città coinvolte nella vasta operazione antidroga coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, che ha portato all’arresto di 14 persone – sei finite in carcere e otto ai domiciliari – con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Un’indagine che, oltre alla Puglia, ha toccato anche Catanzaro, Brescia e appunto il capoluogo toscano, dove è stato eseguito uno dei provvedimenti cautelari.
di Roberto Meloni
L’operazione ha avuto origine nel barese, in particolare a Molfetta, e si è sviluppata nel periodo compreso tra marzo 2023 e gennaio 2024. Gli indagati – uomini e donne tra i 20 e i 50 anni – avrebbero costruito una vera e propria rete di spaccio articolata e moderna, utilizzando piattaforme di messaggistica istantanea per promuovere e vendere la droga, e ricorrendo a un linguaggio in codice che simulava un menù gastronomico. La cocaina, ad esempio, veniva indicata con nomi di piatti della tradizione italiana.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri e confermato dall’ordinanza del Gip del tribunale di Trani, le consegne venivano effettuate anche in sella a bici elettriche, mimetizzando l’attività illecita come ordinaria mobilità urbana. Le principali zone di spaccio erano aree particolarmente frequentate come la stazione ferroviaria, il centro storico, la villa comunale e le immediate vicinanze di negozi e locali pubblici di Molfetta.
L’arresto eseguito a Siena riguarda un uomo residente in città, ritenuto dagli inquirenti parte attiva nella logistica e distribuzione della droga, con contatti frequenti con alcuni dei fornitori pugliesi e lombardi. Al momento non risultano coinvolgimenti locali più ampi, ma le indagini sono ancora in corso per delineare il raggio d’azione effettivo e verificare eventuali complicità.
Le forze dell’ordine hanno fatto sapere che l’intera operazione è stata possibile grazie a un intenso lavoro di pedinamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali, e all’osservazione diretta dei movimenti sospetti in diverse città. Decisivo il contributo della polizia locale di Molfetta, da cui è partita l’attività investigativa dopo aver segnalato anomalie nei movimenti cittadini in alcune aree sensibili.
Gli inquirenti parlano di una “fitta e fiorente rete di spaccio”, costruita con modalità tanto ingegnose quanto pericolose. Le indagini ora puntano a definire i volumi d’affari, le rotte di approvvigionamento e le eventuali ramificazioni nazionali dell’organizzazione. Siena, per quanto marginalmente coinvolta, resta sotto osservazione.
Last modified: Maggio 24, 2025