Siena — A Siena, anche gli scherzi sanno di arte. Stavolta a finire nel mirino dei goliardi delle Feriae Matricularum è stato nientemeno che il Guidoriccio da Fogliano, il celebre cavaliere di Simone Martini che da secoli cavalca immobile sulla parete del Palazzo Pubblico. L’hanno “rubato”, o almeno così hanno fatto credere, con un’ironia raffinata che solo qui può nascere: a metà fra il teatro e la beffa colta.
di Valeria Russo
Il video del finto colpo è diventato virale in poche ore, attraversando confini, lingue e fusi orari. Dal Chiasso Largo fino a Istanbul, passando per il Cairo e Parigi, milioni di visualizzazioni hanno trasformato il gesto in una piccola epopea universitaria. È la Siena che ride di sé stessa e, nel farlo, mostra al mondo la propria intelligenza giocosa.
A capo della burla, il Principe dei goliardi, Tommaso Paccagnini, insieme a un manipolo di studenti armati di GoPro, ingegno e senso dell’assurdo. L’idea, raccontano, è nata in fretta, da una chiacchierata fra amici: una di quelle che in altre città finirebbe in una birra e basta, ma che a Siena si trasforma in un piano d’azione. Recuperato un vecchio pannello con il cavaliere martininano, eredità scenica dell’Operetta dell’anno precedente, è bastato poco per mettere in moto la macchina della messinscena.
Il set? Il centro storico, naturalmente. Le comparse? Passanti e turisti inconsapevoli. E poi, inaspettata, la partecipazione del sindaco, Nicoletta Fabio, che si è prestata al gioco con una naturalezza disarmante, improvvisando una rincorsa ai “ladri” del quadro in mezzo alla piazza. Tutto nel giro di un pomeriggio, con quella leggerezza che appartiene solo alle trovate nate per puro divertimento.
Il risultato è stato travolgente. I giornali, le televisioni, persino le piattaforme straniere ne hanno parlato come di un piccolo capolavoro di ironia senese. I protagonisti, intanto, sorridono increduli davanti a tanta risonanza, consapevoli di aver toccato una corda universale: quella che unisce il genio alla goliardia, la cultura al gioco, l’arte alla voglia di prendersi un po’ meno sul serio.
E siccome a Siena nulla finisce davvero, i goliardi hanno già in mente la prossima impresa. Si parla di eolico nelle Crete, di Ampugnano, di attualità cittadina da prendere per la coda. Perché ogni scherzo, qui, è anche un modo per raccontare la città — e per ricordare che la bellezza, a volte, ha bisogno solo di un sorriso per tornare a vivere.
Last modified: Novembre 3, 2025

