Siena — A volte la politica locale somiglia a un respiro trattenuto. Si parla di pace, ma solo finché resta una parola. A Colle di Val d’Elsa, il 20 ottobre, il Consiglio comunale ha respinto una mozione che chiedeva un impegno per una filiera farmaceutica etica e contro il profitto derivante dai conflitti.
di Valeria Russo
Dietro la formula tecnica, il Forum per la Pace della Valdelsa aveva provato a portare un tema più grande dentro le mura di una piccola città: quello del legame tra economia e guerra, tra salute e responsabilità civile.
La delusione è stata forte. Per il Forum, quella bocciatura è un passo indietro, un’occasione sprecata per dare continuità all’ordine del giorno sul riconoscimento dello Stato di Palestina, approvato qualche mese fa. Un voto che allora sembrava l’inizio di un percorso, e che ora rischia di restare sospeso fra buone intenzioni e silenzi.
Durante la discussione in aula, il dibattito si è disperso. Al posto di un confronto sulle proposte concrete — una maggiore trasparenza negli appalti farmaceutici, la tracciabilità delle forniture, la sensibilizzazione sulle aziende coinvolte nei conflitti — si è preferito riaprire questioni geopolitiche lontane, evocare vecchi piani di pace e antiche colpe. Come se fosse più facile parlare del passato che guardare in faccia il presente.
Il Forum, che da anni lavora per mantenere vivo il filo della pace nella quotidianità valdelsana, non si arrende. Gli attivisti annunciano che continueranno la loro attività, con incontri, mobilitazioni e iniziative culturali, convinti che la pace non si difenda solo con gli slogan, ma con gesti amministrativi, economici e simbolici che ne diano corpo.
Un voto favorevole, sostengono, avrebbe rappresentato per Colle di Val d’Elsa un segnale di consapevolezza: la dimostrazione che anche una piccola città può scegliere da che parte stare, nel mare agitato della politica mondiale.
Così, la mozione non è passata. Ma il tema — la pace come pratica concreta, come etica dei comportamenti — resta sul tavolo. Magari in attesa che qualcuno, la prossima volta, abbia il coraggio di non limitarla alle parole.
Last modified: Novembre 5, 2025

