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Artisti in corsa: novantacinque visioni per un solo Drappellone

Siena (martedì, 21 ottobre 2025) — Dentro le sale luminose di Palazzo Sansedoni, il Palio si racconta in silenzio. Non c’è il rumore dei tamburi, né l’odore della terra di Piazza del Campo: ci sono invece i colori, i segni, le intuizioni di novantacinque artisti che hanno provato a dipingere l’anima di Siena.

di Valeria Russo

Si chiama Artisti in corsa la mostra che raccoglie i bozzetti presentati per il concorso del Drappellone del 2 luglio 2025, poi affidato a Riccardo Manganelli, scelto tra tanti come voce di questa edizione.

Non è solo un’esposizione di disegni preparatori. È un racconto collettivo, un catalogo di sguardi, la prova che il Palio non appartiene mai a un solo pennello. Ogni bozzetto è una piccola dichiarazione d’amore, un frammento di città messo su carta, tra devozione e libertà creativa. C’è chi ha scelto la via della memoria e chi quella della visione, chi ha cercato il gesto puro e chi l’ombra simbolica, come se Siena potesse essere vista da novantacinque finestre diverse, tutte affacciate sullo stesso Campo.

Il Comune di Siena, insieme alla Fondazione Monte dei Paschi e a Vernice Progetti Culturali, ha voluto aprire le porte di Palazzo Sansedoni dal 21 ottobre al 20 novembre, offrendo un’occasione per entrare nel laboratorio invisibile che precede ogni Drappellone. È lì, tra un foglio e una pennellata, che la Festa comincia a prendere forma molto prima che il tufo venga steso in piazza.

C’è anche una memoria antica dietro a questo concorso. All’inizio del Novecento, i Palii nascevano dalle mani degli studenti dell’Istituto di Belle Arti, e per decenni la corsa e la pittura hanno camminato insieme, tra bandi pubblici e scelte dirette, fino ad arrivare a oggi, quando la tradizione si rinnova attraverso una sfida di creatività. Per il 2025, il tema allegorico guarda al quinto centenario dell’Accademia degli Intronati, custode della parola e del teatro senese: un filo che lega l’arte figurativa a quella letteraria, entrambe nate per raccontare la città a modo loro.

Chi entra in mostra non trova un vincitore, ma una comunità di mani e idee. È come attraversare un Palio che non corre, ma pensa, riflette, immagina. Un Palio che si guarda allo specchio e si chiede, ancora una volta, come si possa raccontare un’emozione che Siena vive da secoli, e che pure, ogni volta, sembra la prima.

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Last modified: Ottobre 21, 2025
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